Il Perché delle Cose

Perché Google si chiama Google?

Ti sei mai chiesto perché il tuo motore di ricerca preferito si chiama Google? Dietro al nome di uno dei più potenti colossi tecnologici del nostro tempo si nasconde una storia affascinante, che intreccia genialità, un errore fortuito e riferimenti culturali inaspettati. Google, il motore di ricerca che quotidianamente ci assiste nell’esplorare l’infinita biblioteca digitale che è il web, deve il suo nome a un gioco di parole, a un equivoco e a una straordinaria visione.

Perché Google si chiama Google
Immagine generata con IA

L’Origine Matematica del Nome

La genesi del nome Google affonda le radici in un concetto matematico, quello di “googol”. Questo termine, inventato dal nipote del matematico Edward Kasner, si riferisce a un numero gigantesco: 1 seguito da 100 zeri. I fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, durante gli anni della loro formazione accademica a Stanford, cercavano un nome che potesse rappresentare la loro missione: organizzare l’immenso volume di informazioni disponibili su Internet. Il termine “googol” sembrava la metafora perfetta per illustrare la vastità di dati che il loro motore di ricerca avrebbe dovuto gestire e rendere accessibili.

Esistono diverse teorie sul perché la scelta finale sia ricaduta su “Google” anziché “googol”. Una teoria suggerisce che la decisione sia stata il risultato di un errore di ortografia, mentre un’altra avanza l’idea che Larry Page e Sergey Brin volessero un nome che fosse più facile da ricordare e pronunciare. Tuttavia, al momento della registrazione del nome, si verificò un curioso equivoco. Incerti sulla corretta ortografia di “googol”, optarono per la variante “Google”. Fu solamente dopo aver registrato il dominio che una collega li informò dell’errore ortografico. Ma a quel punto, il nome Google era già sul percorso per diventare un’icona, e i due fondatori decisero di mantenere quella che sarebbe diventata una delle marche più riconoscibili al mondo.

Il 15 settembre 1997 segna un momento cruciale nella storia umana: la registrazione di Google.com, il primo dominio di quello che sarebbe diventato il motore di ricerca più influente al mondo. Da allora, “googlare” è diventato un termine globalmente riconosciuto per indicare la ricerca di informazioni su internet.

Riferimenti Culturali e Gioco di Parole

La scelta del nome Google non si limita però alla sola origine matematica. Alcune fonti accostano il nome a Barney Google, protagonista di un popolare fumetto statunitense creato da Billy De Beck nel 1919. Barney Google, celebre per i suoi “googly eyes” (occhi sbarrati), potrebbe aver contribuito, anche se indirettamente, a ispirare il nome del motore di ricerca, aggiungendo un tocco di umorismo e familiarità.

Inoltre, il nome Google gioca con la lingua inglese in modi intriganti. Risonanze con parole come “goggles” (occhiali di protezione) suggeriscono la capacità del motore di ricerca di permetterci di esplorare in sicurezza la vastità del web, “guardandolo da vicino”. Il verbo “to goggle”, che significa strabuzzare gli occhi per la sorpresa, riflette la meraviglia che spesso proviamo di fronte alla quantità e varietà di informazioni che riusciamo a trovare online. Questo doppio gioco di parole arricchisce ulteriormente il significato del nome, legando il marchio a concetti di scoperta, protezione e stupore.

In sintesi, il nome Google racchiude in sé più livelli di significato: un riferimento matematico alla vastità, un errore ortografico fortunato, echi della cultura popolare e un gioco di parole linguistico. Questa combinazione di elementi riflette perfettamente l’essenza di Google: un portale verso l’infinito digitale, una finestra aperta sul sapere umano e uno strumento che trasforma la curiosità in conoscenza. Ogni volta che digitiamo una query, non facciamo solo una ricerca; partecipiamo a un pezzo di storia digitale, navigando in un mare di informazioni così vasto da poter essere appunto descritto solo con il termine “Google”.

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