Linguaggio, Tradizioni e Società

Perché i giorni della settimana hanno i nomi dei pianeti?

Lunedì, Martedì, Mercoledì… Li usiamo ogni giorno senza pensarci, ma dietro i nomi dei giorni della settimana si nasconde una storia millenaria che collega la nostra routine quotidiana all’astronomia e alla mitologia di antiche civiltà. Non è un caso che questi nomi richiamino i pianeti e antiche divinità. Si tratta di un’eredità culturale che abbiamo ricevuto dai Babilonesi e dai Romani, un vero e proprio calendario cosmico che scandisce ancora oggi le nostre vite.

Tabella illustrata in sette colonne che associa i giorni della settimana (lunedì-domenica) ai corpi celesti Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno e Sole, con nomi latini “Dies Lunae” … “Dies Solis” e relative spiegazioni.
Immagine generata con IA

L’Origine Babilonese: Le Ore Planetarie

Per capire da dove tutto ha inizio, dobbiamo viaggiare indietro nel tempo fino all’antica Babilonia. Gli astronomi babilonesi osservarono sette corpi celesti che si muovevano nel cielo in modo diverso rispetto alle stelle fisse: il Sole, la Luna e i cinque pianeti visibili a occhio nudo (Marte, Mercurio, Giove, Venere e Saturno). È per questo che Urano e Nettuno non hanno un giorno dedicato: furono scoperti solo tra il XVIII e il XIX secolo grazie ai telescopi, migliaia di anni dopo la creazione della settimana. I Babilonesi credevano che questi sette corpi celesti avessero un’influenza sulla Terra. La scelta del numero sette, inoltre, non era casuale: oltre a corrispondere ai corpi celesti mobili, si allineava perfettamente con le quattro fasi del ciclo lunare, ognuna della durata di circa sette giorni, rendendo la settimana un’unità di tempo naturale e intuitiva.

Svilupparono quindi un complesso sistema astrologico basato sulle “ore planetarie”. Divisero il giorno in 24 ore e assegnarono ogni ora a uno dei sette corpi celesti, seguendo un ordine preciso basato sulla loro presunta distanza dalla Terra: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna. Il giorno prendeva il nome dal pianeta che governava la sua prima ora. Questo sistema non solo diede un nome a ogni giorno, ma ne stabilì anche la sequenza che usiamo ancora oggi.

L’Eredità Romana: I Giorni degli Dei

Furono i Romani ad adottare e diffondere la settimana di sette giorni in tutto l’Impero. Essi presero il sistema babilonese e lo adattarono alla loro cultura, associando ogni corpo celeste alla divinità corrispondente del loro Pantheon. È da qui che derivano direttamente i nomi che usiamo in italiano e in altre lingue romanze.

  • LunedìDies Lunae, il giorno della Luna🌙
  • MartedìDies Martis, il giorno di Marte ♂, dio della guerra.
  • MercoledìDies Mercurii, il giorno di Mercurio ☿, messaggero degli dei.
  • GiovedìDies Iovis, il giorno di Giove ♃, re degli dei.
  • VenerdìDies Veneris, il giorno di Venere ♀, dea dell’amore e della bellezza.

Perché in Inglese i Nomi Sono Diversi?

Quando le tribù germaniche adottarono il calendario romano, mantennero la sequenza planetaria ma sostituirono le divinità latine con le loro corrispondenti nordiche che avevano funzioni simili. L’inglese, erede delle lingue germaniche, conserva tuttora quei nomi, mentre le lingue romanze (come l’italiano) hanno mantenuto l’originale latino.

Giorno in italianoNome ingleseDivinità romana (origine latina)Divinità norrena sostitutiva
MartedìTuesdayMarte – dio della guerraTýr – dio della guerra e del diritto
MercoledìWednesdayMercurio – messaggero degli dèiWoden / Óðinn (Odino) – dio supremo
GiovedìThursdayGiove – padre degli dèi, signore del fulmineÞórr (Thor) – dio del tuono
VenerdìFridayVenere – dea dell’amore e della bellezzaFrigg – dea dell’amore e della bellezza

L’Influenza Giudaico-Cristiana: Sabato e Domenica

E il fine settimana? Qui la storia si complica a causa dell’influenza religiosa. Sabato in origine era il Dies Saturni, il giorno di Saturno ♄. Questa radice pagana è sopravvissuta perfettamente nell’inglese “Saturday”. In italiano, invece, il nome è stato sostituito dal termine ebraico “Shabbat”, il giorno del riposo, a testimonianza della crescente influenza della tradizione giudaico-cristiana.

Domenica era il Dies Solis, il giorno del Sole ☼, come ancora evidente nell’inglese “Sunday” e nel tedesco “Sonntag”. Fu l’imperatore Costantino, con un editto del 321 d.C., a ufficializzare la settimana di sette giorni in tutto l’Impero, stabilendo il Dies Solis come giorno di riposo. Con la crescente influenza del Cristianesimo, questo stesso giorno fu poi ridedicato al Signore, diventando Dies Dominica, ovvero “giorno del Signore”, da cui deriva l’italiano “Domenica”.

Quindi, i nomi dei giorni della settimana sono molto più di semplici etichette. Sono fossili linguistici che ci raccontano una storia affascinante di astronomia, astrologia, mitologia e religione. Ogni volta che consultiamo il calendario, stiamo inconsapevolmente rendendo omaggio a un sistema cosmologico creato migliaia di anni fa. Un’eredità culturale che dimostra come l’osservazione del cielo e il desiderio di dare un ordine al tempo siano bisogni profondamente radicati nella storia dell’umanità.

Fonti e Approfondimenti

Se vuoi approfondire l’intera storia in modo chiaro e accessibile, l’articolo di Focus.it è un ottimo punto di partenza. Per un punto di vista più tecnico sull’origine del sistema, puoi leggere l’articolo di Live Science. Questa fonte spiega in dettaglio l’ingegnoso meccanismo astrologico delle “ore planetarie”. Infine, se vuoi saperne di più sulle differenze tra le lingue, come l’italiano e l’inglese, l’approfondimento di Worldwide Interpreters è l’ideale.

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